Impara concetti, definizione, parametri e frequenza dei segni vitali
Definizione dei segni vitali
Per essere in grado di capire qual è l'importanza e quali sono i segni vitali, è necessario partire dall'origine etimologica del termine. Da un lato, il segno denominativo deriva dalla parola segni che deriva dal latino signum, un concetto che può riferirsi sia alla sostituzione e alla mutazione, sia ai segnali e agli avvertimenti. D'altra parte, la parola vitale deriva da vitālis, riferendosi alla vita e all'energia.
È da questi concetti che si può comprendere la definizione completa di segni vitali.
Concetto di segni vitali
Partendo dalle due nozioni precedentemente spiegate e da alcune conoscenze mediche, si può concludere che i segni vitali sono quegli indicatori fisiologici che mostrano un'analisi dello stato in cui si versano gli organi principali e l'efficienza delle funzonalità dell'organismo.
Chiarito questo aspetto, e al fine di effettuare un'indagine completa sulla salute dell'organismo, che metta in evidenza qualsiasi tipo di alterazione, occorre individuare se quest'ultima è presente nel cervello, nei polmoni o persino nel cuore.
Per analizzare i segni vitali è quindi fondamentale eseguire questo tipo di indagine.
Quali sono i segni vitali?
Tuttavia, tenendo presente le informazioni precedenti per definire i segni vitali, è importante stabilire in che modo vengono analizzati i segnali fisiologici. Di solito 4 sono i principali aspetti da prendere in considerazione.
Questo perché i segni vitali sono il metodo perfetto per individuare le informazioni più rilevanti e per indicare un problema che potrebbe svilupparsi nel corpo. Le 4 analisi si concentrano su: temperatura, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria e pressione sanguigna.
Quali sono i normali parametri dei segni vitali?
Per conoscere i valori nella norma che fanno si che una persona sia considerata sana, è importante capire che questi dipendono da una grande varietà di componenti.
Questi elementi che possono modificare i normali parametri dei segni vitali sono l'età, la genetica, l'ambiente in cui si sviluppa e le malattie che possono essere patite; tutti questi aspetti possono modificare i modelli da seguire, cambiando i livelli appropriati e consigliati.
Temperatura corporea normale
La temperatura corporea come segno è un aspetto che studia l'equilibrio tra il calore prodotto naturalmente dal corpo e quello che il corpo perde. Il valore raccolto dipenderà da alcuni fattori, di cui l'età e l'ambiente, che hanno una rilevanza particolare.
La temperatura, quale uno dei parametri normali dei segni vitali dovrebbe essere tra 36 e 37 gradi Celsius in un adulto.
Pressione sanguigna normale
La pressione sanguigna si riferisce alla forza con cui il sangue colpisce le pareti dei vasi sanguigni, in particolare le vene; questa tensione che si forma è fondamentale per la circolazione di sostanze nutritive e ossigeno.
Quando si tratta di individuare la normale pressione del sangue che dovrebbe essere presente in un adulto, ci si riferisce a valori fra 100/60 e 120/80. Se questi valori sono più alti, viene a manifestarsi uno stato di ipertensione, mentre se accade il contrario, si tratta di ipotensione; qualunque sia dei due, possono diventare mortali se non vengono trattati.
Impulso
Si tratta del numero di volte in cui l'arteria si contrae a seguito del pompaggio di sangue dal cuore alle vene. È importante chiarire che questo non ha nulla a che fare con il battito del cuore. Inoltre, va notato che non è correlato alla pressione sanguigna.
Come per gli altri valori, i livelli dipenderanno da un certo numero di aspetti, fra cui genere, stato emotivo e attività fisica, che possono facilmente modificarlo.
Quando si tratta dei parametri normali dei segni vitali, ci sono 3 letture per l'impulso:
- una in stato normale che dovrebbe essere tra 60 e 100 battiti al minuto
- una dopo la pratica degli esercizi, che può arrivare fino a 200
- una a riposo, che può arrivare fino a 40.
Quali sono i valori normali della frequenza respiratoria?
L'ultimo aspetto da valutare e uno dei più importanti livelli fisiologici che dovrebbero essere studiati, sono i valori della frequenza respiratoria. Questo valore si riferisce al numero di respiri eseguiti da una persona in un determinato periodo di tempo, che tende a essere misurato in 60 secondi, il più delle volte.
È considerato un segno significativo, perché si tratta della quantità di ossigeno che il corpo ispira e che aiuta a nutrire ciascuna cellula.
La normale frequenza respiratoria in un minuto, in un adulto, dovrebbe essere compresa tra 10 e 12 respiri.